Edwards L. BERNAYS (1891-1995) – ll padre fondatore delle relazioni pubbliche. Nipote di Sigmund Freud fu tra le persone più influenti del XX secolo. Esperto della nuova scienza della psichiatria e della psicologia di massa, Bernays, dagli anni ’20 in poi, contribuì a consolidare un matrimonio fatale tra le teorie della psicologia di massa (che erano state precedentemente utilizzate dalle agenzie di propaganda governativa) e schemi di persuasione aziendale e politica e la creazione di consenso popolare per cause, prodotti e idee.
Prima di Bernays c’erano solo importanti agenzie di stampa. Lui fu il primo, che in modo singolo, adattò le teorie della psicologia alla formazione dell’opinione pubblica di massa. Definiva le relazioni pubbliche “una vocazione applicata da uno scienziato sociale che consiglia un cliente o un datore di lavoro sugli atteggiamenti e le azioni sociali da intraprendere per ottenere il sostegno del pubblico da cui dipende la redditività del cliente o del datore di lavoro”.
Considerava il professionista delle pubbliche relazioni una delle élite intellettuali che plasmava le opinioni e il consenso di una società democratica. Bernays, nella sua carriera, fu consigliere dei Presidennti degli Stati Uniti Coolidge, Wilson, Hoover ed Eisenhower, oltre a personaggi leggendari come Edison, Henry Ford, Eleanor Roosvelt, Freud, Caruso e grandi società come General Motors, P & G, Cartier, MGM.
Alcune leggendarie campagne di Pubbliche Relazioni di Bernays che ricordiamo sono: creare un’opinione favorevole all’entrata in guerra degli USA nella Prima Guerra Mondiale; l’elezione a Presidente di Hoover; campagne per far sì che i bambini usassero il sapone; l’importanza del bacon a colazione; convincere le donne a fumare Lucky Strike nel 1930 e poi, cambiando completamente opinione, la correlazione tra fumo e cancro nel 1960. Bernays morì a 103 anni e negli ultimi anni della sua vita divenne molto critico con il “mostro” che aveva contribuito a creare.
In una delle ultime interviste dichiarò : “Le Pubbliche relazioni oggi sono orribili. Qualsiasi stupido, imbecille, o idiota può definirsi un professionista delle pubbliche relazioni. Alcune persone usano le pubbliche relazioni come un eufemismo per l’addetto stampa . Una ditta invia articoli o comunicati stampa ai giornali per ottenere il favore di un cliente e di solito finisce nella spazzatura.
Ciò non solo non è una buona attività di PR, ma intensifica l’antagonismo verso il prodotto. Sono contento di essere conosciuto come il padre delle pubbliche relazioni ma solo quando il settore viene preso sul serio, come la legge, la medicina o l’architettura”